• Paga base: principale elemento della retribuzione, il cui ammontare è determinato dai contratti collettivi in base alla categoria e alla qualifica del lavoratore.
  • PAR (Piano Attuazione Regionale): procedure di attuazione, in capo alla Regione Siciliana, per l’attuazione degli interventi a favore del Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani (PON IOG).
  • Parasubordinato (lavoro): rapporto di collaborazione che, seppur svolto in maniera continuativa e coordinata, non prevede subordinazione.
  • Part Time (Tempo parziale): tipologia di lavoro che può essere utilizzata sia in rapporti di lavoro a tempo determinato che in quelli a tempo indeterminato.
    Nel contratto di lavoro a tempo parziale è contenuta puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e della collocazione temporale dell’orario con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all’anno. Quando l’organizzazione del lavoro è articolata in turni, l’indicazione della durata della prestazione lavorativa può avvenire anche mediante rinvio a turni programmati di lavoro articolati su fasce orarie prestabilite.
    Il trattamento economico del lavoratore a tempo parziale viene calcolato in proporzione all’orario di lavoro.
  • Patto di servizio: accordo tra il cittadino e il centro per l’impiego in cui viene delineato il percorso personalizzato, su misura quindi delle competenze del cittadino, verso l’inserimento lavorativo e/o la formazione o riqualificazione professionale.
  • Patto inclusione sociale: strumento destinato ai nuclei familiari percettori di Reddito di Cittadinanza per i quali non è immediatamente attuabile un inserimento lavorativo. Prevede interventi su misura, delineati con le famiglie stesse, per rimuovere le cause della povertà e accompagnarle verso l’autonomia. L’adesione al Patto per l’inclusione sociale, per i nuclei non esentati, è una condizione necessaria per il mantenimento del beneficio economico.
  • Pensione di cittadinanza: il corrispondente del Reddito di Cittadinanza spettante al nucleo familiare composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore ai 67 anni.
  • Politica attiva: iniziative messe in campo dalle istituzioni, nazionali e locali, per promuovere l’occupazione e l’inserimento lavorativo. Il d.lgs. 150 del 2015 ha previsto una serie di meccanismi che “condizionano” il riconoscimento e il mantenimento dei sussidi al comportamento attivo del lavoratore, con l’obiettivo di non concepire il soggetto come destinatario passivo di prestazioni assistenziali, il quale partecipa attivamente alla ricerca del lavoro e/o accoglie eventuali iniziative volte a rafforzare le proprie competenze professionali e a facilitare la ricerca di un nuovo lavoro. Qualora dovesse difatti rifiutarsi, l’indennità percepita viene ridotta o persino eliminata.
  • Preavviso: nel caso di contratti a tempo indeterminato, chi decide di recedere dal contratto ha l’obbligo di comunicare all’altra parte determinato preavviso nel rispetto di quanto stabilito dal Contratto collettivo di categoria.
  • Prestazione occasionale: attività lavorativa occasionale, saltuaria o di ridotta entità. Si caratterizza per il limite economico ben preciso all’interno di un anno civile (5.000 € netti, posto che ciascun lavoratore può sottoscrivere in un anno uno o più contratti, ma tale limite economico scende a 2.500 € annui per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore).
  • Profilo di occupabilità (Profiling): definisce quanto la persona presa in carico dal Centro Per l’Impiego sia distante dal mercato del lavoro, quanto cioè possa essere facile o difficile ricollocarla.
    In seguito alla sottoscrizione della DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità), al soggetto viene assegnato un profilo di occupabilità che viene sintetizzato da un numero compreso tra zero e uno. Più è vicino allo zero, e più il cittadino è considerato occupabile. Più è vicino a uno e meno il candidato è considerato occupabile. Partecipare a corsi di formazione e acquisire nuove competenze – che siano strettamente professionali o di ricerca del lavoro – spinge il punteggio verso zero.
  • Programma Operativo: documenti che declinano, per settori e territori, le priorità strategiche che lo Stato membro andrà a realizzare nel corso del periodo di programmazione settennale usufruendo delle risorse di uno o più Fondi strutturali. Si suddividono in Programmi Operativi Nazionali (PON) e Programmi Operativi Regionali (POR) se l’Autorità di gestione fa riferimento alle direzioni ministeriali o regionali.